Daniele Mariotto, a “Le Stelle di Natale” su Radio Free Station
27 Dicembre 2021

1^ MEMORIAL IN MEMORIA DI FELICE SCUOTTO, TORNEO DI CALCIO IN CASALUCE (CE) IL 12 e 13 LUGLIO 2024

Felice Scuotto, persona perbene ed amatissimo dall’intera comunità Agro Aversano, venuto a mancare tragicamente nella giovane età.
Mai e poi mai avrei immaginato e voluto scrivere questa mia poesia a lui dedicata “Non escludo il ritorno”, mi rattrista ancora profondamente la prematura scomparsa, ne sono onorato e commosso di avere contribuito a questo struggente ed emozionante evento.
Vi giuro che non è stato per niente facile trovare le giuste parole che potessero esprimere emozioni, sentimenti, conforto e speranza da trasmsettere ai loro Cari, agli Amici e a Tutti quelli che hanno avuto il privilegio di conoscere Felice, meravigliosa persona, strappata prematuramente alla vita.
A me è toccato il privilegio di narrare attraverso la poesia, per quanto possibile, i suoi sentimenti e valori della vita, che purtroppo il destino gli è stato ostile.
Tutto ciò mi è stato facilitato dall’amico carissimo Nicola Vincoli, colui che ha voluto fortemente il mio coinvolgimento a questo evento.
Nicola, con la sua grande sensibilità d’animo ha saputo guidare, attraverso la sua narrazione la mia penna, io c’ho messo semplicemente il cuore e la mia arte. Grazie a Nicola ho avuto modo di vedere questo meraviglioso evento, seppure nella sua drammaticità, perché “Un Memorial è sempre un evento di colore struggente” ma nello stesso tempo risveglia i ricordi, ci emoziona e ci porta indietro nel tempo facendo rivivere quei momenti felici vissuti insieme a lui.
Mi è dispiaciuto tanto non essere presente a questo meraviglioso evento per impegni indifferibili precedentemente assunti.
Il momento più toccante della manifestazione è stato nel sentire la canzone “Mi Manchi” testo da me scritto e interpretato dal noto cantautore romano “Max Stopponi” con gli arrangiamenti di Stefano Cobelli della Odeon Musica di Roma e Francesco Rizzo ex tastierista del compianto Pino Mango, un brano a me molto caro, scritta per una persona meravigliosa che non è più con noi. Il testo esprime un sentimento profondo di amore e di speranza, quella di ritrovarsi un giorno nell’altra dimensione della vita (sul terrazzo della vita). Ancora più toccante è stato il lancio dei palloncini lasciati volare dai bambini verso il cielo all’insegna di amore, veramente “sublime”.
Colgo l’occasione per ringraziare il Parroco Don Mario Vincoli, che ha partecipato alla manifestazione portando la sua benedizione e soprattutto parole di grande conforto, uomo di grande elevatura spirituale e di immensa sensibilità umana.
Ringrazio di cuore per il pregevole e gradito pensiero che avete avuto nei miei confronti (Targa e pergamene delle poesie da me scritte) ai familiari tutti di Felice Scuotto e gli organizzatori: Nicola Vincoli, Luigi Pagliuca, Raffaele Fedele, Luigi Palmieri, le Istituzioni, i Cittadini e gli Sponsor che hanno contribuito in modo fattivo a questo meraviglioso e indimenticabile Memorial.
Con immenso affetto Antonio Fiore
Nell’evento è stato anche ricordato Ciro Liotto, amico fraterno di Felice, anche esso venuto a mancare prematuramente e tragicamente in circostanze diverse. Anche per Ciro ho avuto il privilegio di scrivere con le stesse emozioni e gli stessi sentimenti una mia poesia “Come è difficile dimenticare – in memoria di Ciro Liotto”


Non escludo il ritorno – dedicata a Felice Scuotto
Da bambino credevo che bastasse l’amore per essere felici
Per sentirsi forti e audaci come aquile fenici
E che il dolore fosse soltanto una misera invenzione
Ed invece no, siamo fragili come bolle di sapone
Cuori che si dissolvono come neve al sole.
A questo mondo la vita ha senso solo se hai degli amici veri
Quelli che restano per sempre nei pensieri
Quelli che non dimenticano i giorni vissuti insieme
E di quanto è stato bello volersi bene
E poi l’affetto di mio padre, mia madre, i figli, è tutto ciò che mi rimane.
Rincorrere i sogni inseguendo un aquilone La domenica quattro calci ad un pallone
E due risate con gli amici per un’ora
Vincere nella vita e perdere in amore
Come è difficile vivere quando si sta male nel cuore.
Ho creduto che innamorandomi avrei respirato aria di felicità
Un insieme di sogni allineati alla realtà
Che l’amore non avesse rivalità
E che la vita fosse un susseguirsi di verità
Ed invece no, mi è stata ostile, solo falsità.
E pensare che nessun imprevisto potesse sciupare quei momenti…
Pensavo che la vita vivesse di sentimenti
E di sorrisi innocenti
Che potessero vivere dentro di me per sempre
Come il fiorire delle stagioni per sempre.
Mai e poi mai avrei immaginato che il mio cuore potesse cadere…
Ogni giorno portavo come il canto dell’amore
E la bellezza della vita in fondo al cuore
La mia era solo un illusione
Troppi pensieri facevano un gran rumore.
Mai e poi mai avrei pensato che al risveglio
Mi sarei ritrovato in un cielo grigio
A tu per tu col mio Dio
Chi l’avrebbe immaginato che la voce del tempo diventasse silenzio e la luce oblio.
In questa dimensione di vita eterna ho ritrovato la speranza
Il vuoto prendere forma nella mia stanza
E la solitudine diventare canto
E la tenebre un velo bianco per asciugare il vostro pianto
Ma so di avervi amato tanto, tanto, tanto.
A tutto c’è rimedio ma il paradiso non può attendere
Era tutto già scritto che doveva finire…
Ma non temete
Perché i ricordi di voi resteranno scalfiti dentro di me per sempre
Come il fiorire delle stagioni per sempre.
In questo mondo si è eredi di tutto e padroni di niente
Nulla e nessuno potrà cancellare i sentimenti
Tantomeno il destino, ma non escludo il ritorno
Perché chi crede in Dio le stagioni ritornano.
Ho portato con me la bellezza di quei momenti
In questo angolo di cielo li custodisco gelosamente
E non c’è attimo o un solo momento
Che non respiro di voi la dolcezza di quei momenti
Da uomo ferito ho messo fine ai miei tormenti.
Il Poeta Antonio Fiore


Come è difficile dimenticare – in memoria di Ciro Liotto
Svegliarsi alle prime luci del mattino
E mettersi in cammino
Per guadagnarsi da vivere
Senza sapere
Di andare incontro a un tragico destino
Come un gabbiano senza ritorno
E pensare che fosse tutto un sogno
Che la luce del mondo
Fosse il tuo ritorno e invece no
Sei caduto nell’oblio più profondo
Come l’acerba pioggia di settembre
Ti ha portato via per sempre, sempre
La tua vita, un temporale in aspettato
Ha lasciato dentro di noi rabbia, tanta rabbia
E sofferenza inspiegabile a chi ti ha amato tanto
Stare qui a pugni chiusi a urlare al vento
Non serve a niente
A goccia a goccia sfinire il pianto
E dal cielo
Come una rondine su un grattacielo
Giorno dopo giorno
Sentire il tuo meraviglioso canto
Stare qui a sfogliare i ricordi che fanno ancora rumore
Che fanno ancora tanto male al cuore
Come è difficile dimenticare
Cancellare tutto e tornare vivere la normalità
Pur sapendo che tu respiri aria di eternità.
Il Poeta Antonio Fiore

Link canzone “Mi Manchi”

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