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Io e te, a due passi dal cielo

Eravamo stretti in un angolo del cuore
Fuori c’era il sole
E dentro di noi amore, solo amore.
La strada era deserta ma dentro di noi era tutto un mondo aperto
Cambiammo strada per paura di fare sesso
Ma non so perché finimmo nello stesso letto.

Grandi nuvole annunciavano scrosci di pioggia
Sensazione inutile raccontare la mia storia
Ci lasciammo con un semplice ciao, ci vediamo domani
Che non arrivò mai.

Quando i pensieri volavano bassi
La felicità è come l’erba secca sui sassi
Lascia dentro solo i rumori dei passi.

Da quel giorno ne passò di acqua sotto ai ponti
I pensieri erano inquieti e invadenti
Luminosi come stelle cadenti
E i sogni fragili come salici piangenti.

Ci trovammo soli, a tu per tu, a due passi dal cielo
Al cinquantesimo piano di un grattacielo
I nostri cuori incollati come ritagli di carta
E il cielo sopra di noi un castello di plastica.

Io e te a due passi dal cielo, a due passi dal cielo,
a due passi dal cielo, a due passi dal cielo,
Stanza trecentoventi, albergo di un grattacielo.

Grandi nuvole annunciavano scrosci di pioggia
Sensazione inutile raccontare la mia storia
Ci lasciammo con un semplice ciao, ci vediamo domani
Che non arrivò mai.

In quell’angolo di tempo c’era il vento
E noi due come ghiaccioli sciolti al sole
Finimmo nello stesso letto
Il cammino fu invadente
E tu andasti via come un sogno dalla mente.

Quando i pensieri volavano bassi
La felicità è come l’erba secca sui sassi
Lascia dentro solo i rumori dei passi.

Io e te a due passi dal cielo, a due passi dal cielo,
a due passi dal cielo, a due passi dal cielo,
Stanza trecentoventi, albergo di un grattacielo.

Antonio Fiore – 02.11.2024
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