Un angolo di paradiso

Cambia il vento, cambiano le stagioni,
ma non cambiano le persone,
tutto continua a scorrere
nella stessa direzione
“giorno e notte, notte e giorno”
ma l’agro odore di marcio
è sempre in mezzo a noi.

Nel divenire dei giorni
il mio cuore si affida al cielo
sperando che nel domani
ci sia per tutti un giorno migliore,
forse cambierà il sole, il tempo,
le stagioni e persino gli uomini
inaspriti da inutili ambizioni, chissà?

È tutto un dilemma questa vita
bisogna prenderla così come viene…!
Il cielo di tutti sarà giudice e giustiziere,
in ogni tempo e in ogni luogo
non esistono ragioni per capire,
comprendere questo continuo
naufragare di valori.

Lunga vita al popolo
e agli uomini di buona volontà.

Chi ha orecchie ascolti
e chi ha occhi non può non vedere
il penoso declino della atavica bellezza
che lentamente affievolisce
giorno dopo giorno
in ogni angolo di questo paradiso
che Dio chiamò terra felix.

“Povera terra mia, vanghiata ca luna”
Chi è causa dei propri mali pianga se stesso.

I detti popolari sono saggezza di vita,
tutto passa e se ne va’…,
anche le più opprimenti tempeste;
ai superstiti..?
Toccherà raccogliere i cocci per ricostruire!

La speranza è l’ultima a morire
e che il buon Dio sii clemente e ci liberi
dalla mediocrità e dalla avidità deformante;
e possa il cielo far rifiorire l’amore
in ogni cuore per un mondo migliore.